Andrea Pacciani

Andrea Pacciani DesignerParma, Italia

Nato a Venezia nel 1965, si laurea in Architettura presso il Politecnico di Milano.  Nel 1996, a Londra, riceve il secondo premio al concorso internazionale “Marsham Street Urban Design Competition”. Nel 2004 organizza a Parma un convegno, “Le forme della tradizione”, con atti pubblicati da Franco Angeli. Nel 2006 espone un progetto su Punta Perotti, parco urbano ed ex complesso immobiliare sul lungomare di Bari, presso la Biennale di Venezia. Nel 2008 a Boston vince il Palladio Award, un premio internazionale per l’architettura classica e tradizionale.Nel 2010 vince a Washington D.C. il secondo premio “A Living Presence” sull’Architettura Sacra dalla Catholic University of America per un progetto in Vaticano.
Oggi l’architetto Pacciani lavora vive e lavora a Parma, dove si occupa di progetti architettonici, interventi di restauro e ristrutturazione, lavori teorici, studi di fattibilità, pianificazione urbana, interni e design. Opera anche a livello internazionale, in Paesi come Francia, Belgio, USA, Canada, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Kenya, Georgia, Azerbaijan, Russia. Dal suo punto di vista, basato sull’esperienza ventennale in progetti architettonici, è necessario progettare con criteri compositivi e tecnologici tramandati dalla tradizione. L’intenzione di costruire “le case di una volta” introducendovi tutti comfort delle case moderne, conferiscono ai suoi progetti il valore della permanenza, delle cose che durano nel tempo, che sanno invecchiare e che potranno essere trasmesse alle generazioni future.
L’architetto è inoltre appassionato di tappeti orientali che colleziona ed espone accanto al suo studio, presso “Ushak-Atelier di meraviglie”. USHAK è un workshop dove è possibile trovare una nuova e meravigliosa produzione di oggetti del passato, scomparsi dalle nostre case ma, in rari esemplari, conservati nei musei.

www.ushak.it
www.andreapacciani.com

Groliera“Grollier A”

SLS Stampa 3D. Poliammide sinterizzata dipinta a mano.
Nel diciassettesimo secolo gli oggetti venivano collezionati per il piacere formale e materiale che potrebbero soddisfare il senso estetico e il possesso. I girasoli ornamentali di avorio possono essere trovati in tutte le principali corti d’Europa tra gli oggetti dei desideri e le wunderkammer delle famiglie reali. Forme senza tempo, proporzioni e armonie dell’età dell’esaltazione della forma, grazie alla rivisitazione di workshop di meraviglie di Ushak. Nonostante l’avorio degli elefanti, i torni di rosa e le competenze tecniche non siano più disponibili al giorno d’oggi, la nuova artigianalità contemporanea può produrre una riproduzione fedele e accurata che questi oggetti, con un gusto inalterato, adornano le case del ventunesimo secolo.

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