Impressioni luminose

1 – 9 ottobre 2022
Edmond à Venise
 Concept Store – Palazzo Contarini Polignac
Sestiere Dorsoduro, 872 – 871
Vaporetto n.1 e n.2 fermata Accademia

Incontra i designer il 2 ottobre alle 14.30
prenota l’incontro su eventbrite o inviando una mail a rsvp@venicedesignweek.it specificando “Incontra i designer Impressioni Luminose”

Progetto a cura di Valeria Accornero

Il bianco, il nero, la luce. Immagini ipnotiche e affascinanti dai contorni che sembrano familiari, ma non del tutto decifrabili. Le creava Man Ray, attorno al 1921-22, facendo reagire un oggetto di vita quotidiana (una chiave, forbici, un frullino…) sulla carta sensibile esponendolo semplicemente alla luce. Senza macchina fotografica. Le chiamò “Rayografie”, immagini uniche che facevano entrare l’irreale nel reale, dando un’altra apparenza agli oggetti, portando il quotidiano in un universo sconosciuto. Questo accadeva cento anni fa. E il protagonista era Man Ray, sperimentatore, innovatore, icona creativa dal gesto dadaista e fotografo del Surrealismo.

E oggi? Oggi questi fotogrammi pittorici e intensi continuano a sorprendere e ad affascinare. Dall’incontro quasi casuale con un libro dedicato proprio a questo tema, dall’immersione pagina dopo pagina nelle “Rayographies” in bianco e nero, nasce l’ispirazione per questo progetto collettivo dedicato al gioiello, IMPRESSIONI LUMINOSE.
Quattro creatrici, quattro personalità molto diverse, attraverso espressività ben distinte restituiscono quelle atmosfere coinvolgenti che esercitano una fascinazione quasi magica. Catherine Le Gal ha lavorato sul contrasto tra le superfici lisce e uniformi con quelle ossidate per trasmettere una sensazione di instabilità tra realtà e irrealtà. Robin Clerici ha scelto di creare gioielli estremamente grafici, nitidi e bidimensionali. Perfetti per rivelare esattamente la loro forma sotto un fascio di luce. Sylvie Doagio si è ispirata alla foto firmata da Man Ray Noire et Blanche, 1926. La scultura del doppio volto nei suoi gioielli giustappone il lato luminoso e quello delle ombre. Virginie Ricour Lambard cattura l’oscurità totale dello sfondo delle Rayografie proponendo collier di metallo nero illuminato da anelli dorati oppure quarzi fumé dalle linee squadrate controbilanciati da catene che riflettono la luce.

Nell’immagine, in alto da sinistra in senso orario le creazioni di:
Catherine Le Gal, Robin Clerici, Sylvie Doagio, Virginie Ricour Lambard.

link a Edmond à Venise store

Catherine Le Gal vive a Parigi. Dopo studi di Economia e un MBA alla Boston University, dal 2004 si è dedicata alla sua passione, la creazione di gioielli, studiando prima a Parigi poi in Nepal le tecniche tradizionali Newar e continuando a imparare presso maestri orafi internazionali. Ama materiali come acciaio e bronzo spesso trasformati nel colore e nella texture grazie a patine, lacche, pitture industriali per un effetto finale ” consumato” dal tempo. I suoi gioielli sono spesso componibili e intercambiabili.
catherinelegal.com
@catherine_le_gal

Robin Clerici vive a Roma. La sua espressività eclettica si manifesta attraverso la pittura, la fotografia e la creazione di gioielli, Jewelsculptures, realizzati a cera persa. Si è formata all’Accademia di Costume e Moda di Roma lavorando poi come costumista per cinema e teatro. Infatti il gusto per le stoffe preziose si ritrova in particolare nei suoi gioielli in bronzo e argento dalla superficie materica e imprevedibile.
robinclerici.com
@clericirobin

Sylvie Doagio vive in Francia da molto tempo, ma Genova e Firenze restano nel suo cuore. Gli anni di studio in Storia alla Sorbona hanno influenzato il suo metodo anche quando si è trattato di dedicarsi totalmente alla nascita della linea Doamabijoux dopo una formazione in gioielleria. I suoi gioielli nascono da una ricerca su un personaggio storico, un’immagine nell’arte o da una lettura originale dei simboli della mitologia, come la torre di Babele, o di elementi della cultura comune come il puzzle.
doamabijoux.com
@doamabijoux

Virginie Ricour Lambard, dopo gli studi universitari in filosofia e storia dell’arte, scopre il mondo dell’alta gioielleria parigina e segue corsi di perfezionamento in disegno tecnico d’architettura e design industriale all’École Boulle. Collabora con i grandi nomi della gioielleria di lusso francese come Guy Laroche, Baccarat, Mellerio, Chanel prima di entrare alla maison Van Cleef & Arpels dove rimane per qualche anno. Da qualche anno trasferitasi a Nizza, lascia libero corso all’immaginazione creando piccole collezioni di pezzi unici.
ricourlambard.com
@ninericourlambard

Bibliografia:
Man Ray, Rayographies, Emmanuelle de l’Ecotais, éditions Léo Scheer, 2002

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